Il rapporto tra responsabilità medica e malasanità è al centro di diversi dibattiti tecnici. Riguarda soprattutto numerosi casi pratici, motivo per cui è importante capire di cosa si parla. Quando si utilizza il termine malasanità si inquadrano i casi in cui un intervento chirurgico è stato eseguito in maniera non conforme ai dettami medici. Rientra nell’ambito della malasanità anche la somministrazione di cure non necessarie per la risoluzione di una determinata patologia o per l’eliminazione di un disturbo.

Come bisogna procedere? Prima di tutto ricordando che la persona che può richiedere l’accertamento della responsabilità medica e richiedere i danni da malasanità è colui che ha subito personalmente le conseguenze del comportamento lesivo del medico o del chirurgo.

In alcuni casi è possibile includere nelle procedure di risarcimento anche soggetti affettivamente vicini alla vittima di malasanità. L’eventualità in questione va valutata caso per caso. Un esempio molto utile per inquadrare il danno da responsabilità medica è il caso del decesso di un congiunto per negligenza o errore di un medico o di un chirurgo.

E’ bene ricordare che quando ci si rivolge a un professionista per ottenere un risarcimento per un danno da malasanità tutto inizia con un colloquio conoscitivo. In questa sede il cliente presenta tutta la documentazione in suo possesso. Spetta al professionista valutare la possibilità di procedere con l’istanza risarcitoria.

Qualora dovessero esserci i presupposti per il riconoscimento di un danno da malasanità, si procede con lo step successivo. Cosa prevede? L’esecuzione di una visita medica, che viene svolta da un perito di parte dello studio. Ovviamente è necessario continuare a prendere in esame la documentazione presentata dal cliente in occasione del primo incontro con il consulente.

Se vengono appurate la possibilità e la convenienza della richiesta di un risarcimento, si inizia il procedimento nei confronti della Asl e/o al personale medico responsabile. Per concludere è bene ricordare che, in seguito a una sentenza del Tribunale di Milano risalente al 2014, è possibile richiedere il risarcimento di un danno da malasanità in sede civile anche dopo cinque anni dall’errore del medico o del chirurgo. Chiaramente è necessario che questo abbia provocato un danno apprezzabile alla salute.

Condividi su
About the author

Sono un imprenditore professionista nel risarcimento danni il punto di riferimento per chi vuol far valere i propri diritti ed ottenere il giusto risarcimento. Ho assistito migliaia di persone vittime di incidenti stradali e di errori sanitari, oltre che familiari di persone decedute a causa di eventi mortali. Sono fondatore del marchio Legal Insurance con il quale formo in tutta Italia nuovi esperti nel settore risarcimenti, attraverso corsi dal vivo e affiancamento personalizzato. Dalla mia esperienza sul risarcimento danni nasce IML Istituto Medico Legale per fornire a studi legali e patrocinatori stragiudiziali una consulenza medico legale che garantisce il risultato che viene riportato in perizia. Sono inoltre Executive Director di BNI Abruzzo. BNI è la più grande organizzazione al mondo di scambio referenze che ha come principale valore il Givers Gain. La mia missione personale e professionale è aiutare le persone ad ottenere il giusto risarcimento attraverso una gestione consapevole e professionale dell'evento dannoso e gli imprenditori a creare un economia collaborativa.

Related Posts

Leave a Reply