Gli anziani sono le vittime più frequenti negli incidenti stradali, soprattutto pedoni e ciclisti, e questo nonostante negli ultimi anni la sicurezza stradale sia aumentata, soprattutto per i giovani. Infatti, il numero di under 24 morti o feriti in incidenti stradali e le così dette stragi del sabato sera sono diminuite.

Nel 2016, invece,  circa un terzo dei morti totali sulle strade aveva 65 anni o più. Per ogni milione di abitanti ci sono stati 47 morti tra gli under 65 e ben 224 tra gli uomini con più di 80 anni. Tra il 2010 e il 2016 la variazione del numero di morti nei cittadini con almeno 65 anni è stata quasi inesistente, passando dai 1.059 morti del 2010 ai 1.045 del 2016.

Si stima che nel 2050 l’Italia, in assenza di interventi, sarà il Paese Europeo con il maggior numero di morti e feriti in incidenti stradali fra gli over 65.

Tutto questo nonostante dal 2001, cioè dall’inizio del Programma d’azione europeo per la sicurezza stradale, in Italia il numero di incidenti si sia ridotto del 19,6%. Così come è diminuito anche il numero delle vittime del 42,4% e quello dei feriti del 18,9%. Tuttavia, siamo ancora lontani dall’obiettivo fissato dall’Ue che prevedeva il dimezzamento della mortalità entro il 2010. I dati sull’incidentalità stradale in Italia nel 2016 (3.283 morti e 249.175 feriti) sono positivi ma evidenziano un ritardo rispetto all’obiettivo fissato per il 2020 dalla strategia europea, che prevede una riduzione del 50% dei morti rispetto al 2010.

La soluzione per rendere le strade più sicure e diminuire gli incidenti stradali è quella di ripensare gli spazi nei centri urbani.

In particolare, alcune possibili soluzioni sono il ridurre l’utilizzo di auto private in favore dei mezzi pubblici, usare auto meno inquinanti, incrementare le strade a velocità limitata e gli spazi verdi, aumentare le piste pedonali e ciclabili protette, adottare misure per favorire car pooling, car e bike sharing nonché agevolare sistemi tecnologici di regolazione del traffico.

Non a caso le città metropolitane che hanno iniziato a sviluppare un tipo di mobilità sostenibile che dai centri storici si sta diffondendo alle aree più periferiche, hanno già avuto benefici con meno vittime con una riduzione media dei morti tra il 2010-16 del 23% rispetto a quella nazionale del 20,2%.

Tutte soluzioni che devono essere integrate nell’ottica comune della mobilità sostenibile così da dare un nuovo ritmo alle comunità urbane, con una rinnovata qualità della vita, più sicura e più in sintonia con l’ambiente. I vantaggi sarebbero economici, di salute, e più in generale di qualità della vita.

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Sono un imprenditore professionista nel risarcimento danni il punto di riferimento per chi vuol far valere i propri diritti ed ottenere il giusto risarcimento. Ho assistito migliaia di persone vittime di incidenti stradali e di errori sanitari, oltre che familiari di persone decedute a causa di eventi mortali. Sono fondatore del marchio Legal Insurance con il quale formo in tutta Italia nuovi esperti nel settore risarcimenti, attraverso corsi dal vivo e affiancamento personalizzato. Dalla mia esperienza sul risarcimento danni nasce IML Istituto Medico Legale per fornire a studi legali e patrocinatori stragiudiziali una consulenza medico legale che garantisce il risultato che viene riportato in perizia. Sono inoltre Executive Director di BNI Abruzzo. BNI è la più grande organizzazione al mondo di scambio referenze che ha come principale valore il Givers Gain. La mia missione personale e professionale è aiutare le persone ad ottenere il giusto risarcimento attraverso una gestione consapevole e professionale dell'evento dannoso e gli imprenditori a creare un economia collaborativa.

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