Tra i casi più drammatici che possono portare una persona o una famiglia a chiedere un risarcimento, rientrano senza dubbio i danni biologici e morali dovuti alla perdita del feto. Prima di entrare nel dettaglio di quello che prevede la legge ci appare doverosa una parentesi. In casi del genere è fondamentale usare molta delicatezza. Procedere con la richiesta di risarcimento è quindi opportuno se, a monte, c’è stato un percorso psicologico di gestione della rabbia e di accettazione del lutto.

Detto questo, possiamo entrare nel vivo delle disposizioni di Legge da considerare in questi tragici casi.

Danno da perdita del feto: ecco cosa sapere

Il danno da perdita del feto può essere quantificato in vari modi. Bisogna tenere conto di criteri di diverso tipo. Ecco i principali:

  • Momento in cui è avvenuta la cessazione della gestazione;
  • Intensità del nucleo familiare che, in seguito alla nascita del bambino, sarebbe venuto a crearsi;
  • Consistenza del nucleo familiare;
  • Età dei genitori.

Nei casi di morte di un figlio già nato, bisogna fare riferimento alle tabelle di quantificazione del danno non patrimoniale del Tribunale di Milano. Per fare un esempio utile al proposito, consideriamo il caso del nascituro morto al termine della gestazione.

In frangenti del genere, l’orientamento giuridico si basa sostanzialmente su una valutazione equitativa del danno. Diverso è il discorso della morte del feto all’inizio della gravidanza.

In situazioni del genere il diritto al risarcimento non spetta solo alla madre, ma anche al futuro padre e agli eventuali fratelli. Può capitare che il suddetto risarcimento venga accordato anche ai nonni. Il motivo è molto semplice e riguarda il fatto che la mancata nascita del nipote può creare un dolore tale da essere derubricato giuridicamente come danno morale.

Degna di nota è anche la situazione della donna in gravidanza che subisce danni tali da provocare la nascita del bambino con problematiche di salute. In casi del genere si parla di un vero e proprio danno biologico, frangente in cui il beneficiario del risarcimento deve essere prima di tutto il bambino.

Tornando un attimo al caso della morte del feto, ricordiamo che ci possono essere due fattori causali macro, dei quali stiamo per parlare nelle prossime righe.

Danni da morte del feto per incidente stradale o per errore medico

Il tragico frangente della morte di un feto nel ventre di una donna incinta può essere causato da diversi fattori, soprattutto da incidenti stradali o da errori medici. Nella prima fattispecie, la donna e la sua famiglia sono tenuti a dimostrare il rapporto causa – effetto tra il sinistro e la luttuosa perdita.

In poche parole, bisogna accertare che il decesso del bambino è avvenuto per via dello shock provocato dall’incidente. In questi casi, il medico legale agisce escludendo la presenza di altre cause, in primis di condizioni patologiche pre esistenti all’incidente.

Le compagnie assicurative possono contestare parlando di concorso di colpa, soprattutto nei casi in cui si certifica il mancato utilizzo della cintura di sicurezza (questo vale solo per alcune dinamiche di incidenti).

La questione si complica un po’ nei casi in cui si parla di morte del feto per responsabilità medica. In tali situazioni si può avere a che fare con colpa omissiva, caso tipico della mancata o intempestiva indagine ecografica.

Un ulteriore caso è quello degli errori operatori durante il parto cesareo o durante il parto naturale.

Tutto questo ha un lato per così dire positivo, legato al fatto che, in ambito medico, vige il regime di prova della responsabilità, il che è a favore del soggetto danneggiato e dei suoi congiunti.

Una volta dimostrato l’illecito, si concretizza un’oggettivizzazione della colpa medica. In concreto: in caso di danno, p.e. morte del feto, il risarcimento è dovuto. L’unico caso in cui può non essere versato è la dimostrazione del medico di aver fatto tutto il possibile per evitare la situazione.

Come richiedere un risarcimento in caso di perdita del feto

Passando al lato concreto relativo alla richiesta del risarcimento, ricordiamo che la nostra realtà è specializzata proprio in questo campo ed è pronta a rispondere a tutte le esigenze dei clienti.

Se ti trovi in una delle situazioni sopra descritte, ti invitiamo a fornirci tutta la documentazione medica/gli accertamenti relativi alla dinamica del sinistro. A tutto questo vanno ovviamente associati tutti gli accertamenti relativi alla gestazione e alla salute della madre.

Contattaci ora compilando il form dedicato. Ti risponderemo il prima possibile!

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About the author

Sono un imprenditore professionista nel risarcimento danni il punto di riferimento per chi vuol far valere i propri diritti ed ottenere il giusto risarcimento. Ho assistito migliaia di persone vittime di incidenti stradali e di errori sanitari, oltre che familiari di persone decedute a causa di eventi mortali. Sono fondatore del marchio Legal Insurance con il quale formo in tutta Italia nuovi esperti nel settore risarcimenti, attraverso corsi dal vivo e affiancamento personalizzato. Dalla mia esperienza sul risarcimento danni nasce IML Istituto Medico Legale per fornire a studi legali e patrocinatori stragiudiziali una consulenza medico legale che garantisce il risultato che viene riportato in perizia. Sono inoltre Executive Director di BNI Abruzzo. BNI è la più grande organizzazione al mondo di scambio referenze che ha come principale valore il Givers Gain. La mia missione personale e professionale è aiutare le persone ad ottenere il giusto risarcimento attraverso una gestione consapevole e professionale dell'evento dannoso e gli imprenditori a creare un economia collaborativa.

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