Tra diagnosi ritardatarie, disfunzioni di macchinari e personale ridotto o assente è la Sicilia ad accaparrarsi il triste primo posto, seguita da Calabria e Lazio
Secondo i dati forniti dalla Commissione parlamentare d’Inchiesta, nel rapporto PIT Salute 2016 che ha analizzato le casistiche dal 2009 al 2011, si evince che purtroppo, in alcune regioni d’Italia in particolare, la situazione di salute già cagionevole dei degenti ospedalieri venga talvolta peggiorata dalle condizioni igienico-sanitarie delle strutture.
Le prevalenti cause di questa disastrosa panoramica, sono riconducibili a fattori di varia natura, tra cui spiccano il malfunzionamento delle apparecchiature e la scarsa igiene degli ospedali.
Sempre secondo i dati raccolti, però, si evince che è necessario fare una grossa distinzione tra le varie regioni d’Italia in merito a queste problematiche: infatti, pare, che la regione maggiormente colpita sia la Sicilia, con 117 casi di malasanità, seguita dalla Calabria con 107 e dal Lazio con 63. Tra questi numeri, oltre ai decessi, sono contenuti anche presunti errori medici, complicazioni, suicidi o operazioni chirurgiche errate.
Numeri molto alti anche per quanto riguarda i reparti neonatali e infantili: alto tasso di complicazioni durante il parto, di morti neonatali o infantili e in generale nei reparti di ostetricia degli ospedali campani; anche Torino e Roma hanno riscontrato casi simili, alcuni decisamente scioccanti, nei reparti che ospitano bambini.
Vittime di Malasanità: come e in quali casi le responsabilità sono riconducibili al medico o alla struttura ospedaliera
Qualche tempo fa, avevamo pubblicato un articolo dettagliato su responsabilità medica e malasanità, e sulla complessità del dibattito tecnico che vi gira intorno. Vi sono infatti alcuni casi specifici in cui il danno è riconducibile ai medici, e che consente di rivalersi legalmente contro di loro. In particolare:
- i casi in cui un intervento chirurgico è stato eseguito in maniera non conforme ai dettami medici
- la somministrazione di cure non necessarie per la risoluzione di una determinata patologia o per l’eliminazione di un disturbo
La negligenza da parte di un medico, a maggior ragione se è causa di un decesso, può, una volta individuata e accertata, garantire un giusto risarcimento.
Ai danni da malasanità sono ascrivibili anche l’inadeguatezza dei servizi erogati nella struttura (condizioni igieniche, attrezzature usurate, indisponibilità del personale medico e paramedico). Tutto ciò fa sorgere al paziente o agli eredi il diritto a richiedere il risarcimento dei danni subiti.
Sia nel caso di negligenza da parte del medico, che anche in quello di inadeguatezza della struttura ospedaliera, sia essa in termini di igiene o di strumentazione malfunzionante, o ancora danni legati al cattivo operato del personale paramedico (infermieri o ausiliari), il danneggiato deve dimostrare il danno subito con prove certe e documentabili; ora, specialmente in caso di negligenza medica, questo non è sempre facile: spesso ci si accorge a posteriori dei danni, e la situazione dal punto di vista legale si complica sempre più, diventando ingestibile da parte del privato e incompetente in materia legale e di risarcimenti.
Per questo motivo ti invitiamo, qualora ritenessi di essere vittima di un caso di Malasanità, a rivolgerti a noi per esporci il tuo caso e ottenere il giusto risarcimento per il danno che hai subìto, senza dover sostenere ulteriori spese a carico tuo.